Reflusso gastroesofageo....
I rimedi naturali ti aiutano
Il reflusso gastroesofageo è una patologia molto diffusa in Italia, dove un terzo delle persone ne soffre almeno una volta al mese. La patologia dà come sintomo più evidente un intenso bruciore di stomaco che può essere localizzato nella zona centrale del petto, oppure nella zona bassa dell’addome.
A volte, al bruciore si può anche associare la sensazione di rigurgito di sostanza acida, che risale dallo stomaco fino all’esofago. Oltre all’acidità, si può percepire la digestione come un processo faticoso e molto lento. Questi sintomi si verificano con maggiore intensità dopo i pasti e quando la persona è sdraiata in posizione supina.
Il reflusso gastro-esofageo consiste in ritorno del contenuto gastrico attraverso la regione anatomica che lo separa dall’esofago. Questo fenomeno può essere assolutamente asintomatico, quando tenuto sotto controllo dai meccanismi fisiologici di base, quali la peristalsi o il flusso salivare; si parla, invece, di condizione patologica, comunemente indicata con l’acronimo MRGE (malattia da reflusso gastroesofageo), quando si riscontrano sintomi di rilevante intensità, associati o meno a segni di danno a livello esofageo, riscontrabili con pratiche diagnostiche
Le strategie per risolvere il problema
Se i dolori sono lievi, a volte è sufficiente modificare lo stile di vita. I farmaci vengono prescritti solo quando i sintomi non migliorano nell’arco di una decina di giorni.
Innanzitutto è importante dimagrire in caso di sovrappeso. Il grasso in eccesso preme sullo stomaco e ne spinge il contenuto verso l'alto. Se questa situazione si protrae nel tempo porta a un indebolimento del cardias e di conseguenza al reflusso.
Occorre limitare i cibi grassi e in primo luogo il latte intero e i formaggi, i condimenti animali come il burro, le spezie, la cioccolata; la menta e gli alimenti a contenuto acido come le castagne, i pomodori e gli agrumi. Da eliminare le bevande gasate, gli alcolici, il caffè e il tè. Tutti questi alimenti irritano le pareti dello stomaco, aumentano la quantità di acido e scatenano i disturbi del reflusso. Massima attenzione poi nelle ore serali: il pasto deve essere leggero e occorre lasciar passare almeno un’ora prima di coricarsi. Se lo stomaco è troppo pieno fa fatica a svuotarsi, il cibo vi rimane troppo a lungo e questo comporta un aumento della produzione di succhi gastrici nel tentativo di "sgorgare" lo stomaco.
Un ottimo aiuto naturale arriva dall'Aloe Vera, (scientifico Barbadensis Miller), essendo che contiene enzimi metabolici e digestivi, ottimizzando la digestione del cibo, evitandone il ritorno acido in bocca, naturalmente accompagnato dalle strategie sopra descritte.
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Un pòdi aiuto possiamo ottenerlo anche con l’abbigliamento ha il suo peso: non indossare indumenti che stringono in vita, oppure troppo aderenti, perché aumentano la pressione all'addome. Come reazione si creano dei gas che risalgono nello stomaco, premendo sul cardias, fino a indebolirlo.